Bonifico parlante ristrutturazione: come si compila correttamente?
Se stai ristrutturando casa e vuoi usufruire dei vari bonus fiscali previsti dalla legge, devi prestare la massima attenzione alla compilazione del bonifico parlante per le ristrutturazioni.
Si tratta di una modalità di pagamento indispensabile per poter accedere alle detrazioni fiscali previste in Italia per le opere di ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico. Il bonifico può essere effettuato online o presso uno degli uffici postali.
In questo articolo vediamo più da vicino cos’è, qualche esempio, i casi in cui è obbligatorio e come si compila nel modo corretto.
Indice dei contenuti
Bonifico parlante cos’è
I bonifici parlanti sono uno specifico bonifico bancario usato per pagamenti che riguardano lavori di ristrutturazione o di riqualificazione energetica o ristrutturazione. Per questi interventi lo Stato ha previsto detrazioni e incentivi fiscali.
Il bonifico parlante fornisce informazioni dettagliate che hanno la capacità di accertare il pagamento effettuato, consentendo all’Agenzia delle Entrate di riconoscere e verificare le agevolazioni fiscali previste.
Nel dettaglio, ecco quali sono le agevolazioni fiscali per cui è previsto il bonifico parlante:
acquisto di mobili e elettrodomestici;
risparmio energetico;
manutenzioni straordinarie;
ristrutturazioni edilizie;
restauro e risanamento conservativo;
interventi antisismici.
Quindi, che differenza c’è tra un bonifico normale e un bonifico parlante?
La differenza risiede nel grado di dettaglio dei dati inseriti. Nel bonifico parlante le informazioni sono più dettagliate, mentre risultano essere maggiormente sintetiche quando parliamo di un bonifico normale. Il motivo è da ricercare nel fatto che il bonifico parlante consente di poter accedere ad agevolazioni fiscali, per cui vi è la necessità di fornire elementi e informazioni più dettagliate.
Inoltre, è bene precisare che il bonifico parlante è obbligatorio nel caso di detrazioni fiscali del 50% per gli interventi agevolati con Sismabonus (ad eccezione delle imprese) e per la ristrutturazione edilizia.
Bonifico parlante ristrutturazione: come compilarlo correttamente
Ai fini della corretta compilazione, è necessario inserire tutti questi dati:
codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento;
codice fiscale del beneficiario della detrazione;
causale del versamento, con riferimento alla norma.
Nel caso di un bonus parlante per ristrutturazioni o per risparmio energetico, ecco qual è la dicitura di riportare:
bonifico per detrazione fiscale ristrutturazione edilizia - "Lavori edilizi ai sensi dell'art. 16-Bis DPR 917-1986 - Pagamento fattura n° ... del ..... a favore della Ditta .......... P.IVA ................" (nel caso di lavori condominiali il riferimento è alla "Legge 449/1997");
bonifico parlante per risparmio energetico - "Lavori per risparmio energetico ai sensi art. 1, co. 344-347, L. 27/12/2006, n. 296 - Pagamento fattura n° ... del ..... a favore della Ditta .......... P.IVA ................".
Nel caso in cui la spesa sia sostenuta da più soggetti che beneficeranno dei vantaggi fiscali, all’interno del bonifico è necessario inserire il codice fiscale di tutti i soggetti.
Se invece si tratta di interventi realizzati nelle parti comuni di un condominio, è necessario indicare quello dell’amministratore o di altro condomino che effettua il pagamento (oltre al codice fiscale del condominio).
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Come correggere un bonifico parlante errato?
Cosa fare nel caso in cui non si sia compilato correttamente un bonifico parlante?
In questi casi l’Agenzia delle Entrate prevede la possibilità di mettersi in regola. È la stessa Agenzia ad affermare che “Se per errore è stato effettuato un bonifico diverso da quello dedicato o non sono stati indicati sul bonifico tutti i dati richiesti, e non è stato possibile ripetere il bonifico, la detrazione spetta solo qualora il contribuente sia in possesso di una dichiarazione sostitutiva di atto notorietà rilasciata dall’impresa, con la quale quest’ultima attesta che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati correttamente contabilizzati ai fini della loro imputazione nella determinazione del reddito (circolare n. 43/2016).”
In breve, il rilascio di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio permette di correggere l’errore nei seguenti due casi:
indicazione di dati errati;
utilizzo di un bonifico diverso da quello parlante.
Bonifico parlante ristrutturazioni: 3 errori da evitare
Vediamo adesso quali sono i 3 errori che devi evitare quando compili un bonifico parlante.
Non dimenticarti di indicare il riferimento normativo esatto
Se vuoi ottenere un’agevolazione fiscale del 50% prevista per le ristrutturazioni edilizie, dovrai inserire i riferimenti normativi esatti. In caso contrario, siamo davanti a un errore che non ti consentirà di ottenere alcun vantaggio fiscale.
Tuttavia, per completezza dobbiamo anche dire che (rispetto al passato) l’Agenzia delle Entrate si è mostrata più clemente in riferimento a questi tipi di errori. Infatti, nella Circolare 17 afferma che “nel caso in cui, per mero errore materiale, siano stati riportati i riferimenti normativi della detrazione per la riqualificazione energetica, la detrazione può comunque essere riconosciuta senza necessità di ulteriori adempimenti.”
Collegamento tra pagamento e fattura
Nonostante non si tratti di un grave errore, è sempre meglio essere prudenti. Ricordati quindi di inserire anche il riferimento alla fattura che si sta saldando. Per futuri controlli, la fattura dovrà essere conservata insieme alla ricevuta di pagamento per futuri controlli.
Chi realizza il bonifico non per forza deve essere la stessa persona che chiede l’agevolazione fiscale
Contrariamente a quanto previsto in passato (e cioè prima della Circolare 7 del 27/04/2018), la detrazione può essere richiesta a prescindere da chi sia l’intestatario della fattura. Questo vuol dire che puoi anche decidere alla fine a chi attribuire la detrazione.
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