Il certificato energetico è un sistema di valutazione per promuovere l’efficienza energetica attraverso l’individuazione di metodi di calcolo della prestazione degli edifici e per fornire indicazioni chiare sulla qualità energetica degli immobili.
Che cos’è?
Come si ottiene il certificato energetico?
Chi può redigere il certificato energetico?
E se scade?
In questo articolo risponderò a tutte le principali domande principali che ruotano attorno al certificato energetico, per fare chiarezza e offrirti tutto il supporto possibile.
Se invece stai cercando un professionista abilitato al rilascio del certificato, contattami subito!
Indice
Cos'è il Certificato Energetico APE?
Il Certificato Energetico APE (spesso indicato soltanto come Certificato Energetico) è un documento che descrive le caratteristiche energetiche di un appartamento, abitazione e edificio. Rappresenta uno strumento di controllo che sintetizza le prestazioni energetiche degli edifici (con una scala da A4 a G).
Le classi energetiche sono dieci e servono per individuare il range delle prestazione energetica dell’immobile:
A4 (edificio più efficiente)
A3
A2
A1
B
C
D
E
F
G (edificio meno efficiente)
Nella maggior parte dei casi, l’APE ha validità di 10 anni. Tuttavia, per conservare la sua validità è necessario garantire controlli della caldaia così come previsto dalla legge.
Certificazione Energetica APE: i casi in cui è obbligatorio e quelli in cui è richiesto
Il D.lgs. n. 192/2005 individua tutti i casi in cui i certificati energetici APE sono obbligatori. Tuttavia, chiariamo che esistono dei casi in cui non soltanto è obbligatorio redigere il documento, ma è richiesto anche l’ulteriore invio della certificazione in allegato (ad esempio in caso di contratto di locazione o di acquisto/vendita di un immobile).
Di seguito i casi in cui la certificazione energetica degli edifici è obbligatoria:
nuove costruzioni ad uso residenziale e civile;
lavori di ristrutturazione che coinvolgono oltre il 25% della superficie dell’involucro o dell’immobile;
interventi di riqualificazione energetica e per i quali si sta chiedendo accesso a detrazioni fiscali.
Adesso vediamo i casi in cui l’APE deve essere obbligatoriamente allegato:
nel contratto di compravendita di un immobile (deve essere allegato dal venditore);
nel contratto di affitto di un immobile (in caso di locazione l’obbligo è in capo al proprietario nei confronti dell’affittuario, che deve comunicare la classe energetica dell’immobile oggetto del contratto);
nel contratto di trasferimento di un immobile a titolo gratuito (a carico del cedente);
quando si pubblicizzano annunci immobiliari;
per poter ottenere dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) gli incentivi statali sull'energia prodotta dagli impianti fotovoltaici
per accedere alle detrazioni fiscali (come ad esempio al SuperBonus 110% o all’EcoBonus) previste per gli interventi di efficientamento energetico. Questo perché è proprio l’APE che servirà a dimostrare il miglioramento della classe energetica.
APE: quando non è obbligatoria
Esistono dei casi in cui la Certificazione Energetica non è obbligatoria, quali:
edifici agricoli e rurali sprovvisti di impianti di climatizzazione
ruderi o scheletri strutturali
edifici artigianali e industriali non riscaldati oppure riscaldati soltanto per il processo produttivo
edifici in cui non è previsto un sistema tecnico di climatizzazione/riscaldamento (garage, cantine, depositi)
fabbricati isolati che hanno una superficie complessiva inferiore a 50 m²
edifici ad uso religioso
Come richiedere il certificato energetico?
Cosa serve per il certificato energetico?
Chi può redigere il certificato energetico?
Innanzitutto, è necessario fare richiesta ai certificatori energetici.
I tecnici abilitati alla progettazione di edifici, quali ingegneri, architetti e geometri. La Certificazione APE può essere redatta anche dagli enti pubblici estranei alla progettazione, alla realizzazione e alla proprietà dell’edificio o dell’immobile.
Una volta che avrai contattato il professionista, questo avrà l’obbligo per legge di realizzare un sopralluogo al fine della valutazione delle caratteristiche dell’edificio. Al termine della valutazione, il professionista inserisce il relativo atto nei registri informatici regionali, con un contestuale rilascio di una copia al proprietario della struttura.
Cosa fare quando scade il certificato energetico?
L'attestazione energetica ha una validità di 10 anni dalla data di emissione. Tuttavia, ci sono dei casi in cui la validità può decadere anticipatamente, come ad esempio in seguito a:
rimozione o installazione di tende da sole, avvolgibili o persiane;
sostituzione dei serramenti o degli infissi con modelli diversi;
sostituzione degli impianti di climatizzazione, riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria;
modifiche all’involucro dell’edificio (come la rimozione o l’aggiunta del cappotto termico);
mancata esecuzione degli impianti come previsti dalla legge.
Per ottenere il rinnovo, è necessario rivolgersi a un tecnico abilitato.
Hai bisogno del Certificato Energetico?
Il tuo certificato è scaduto ed è necessario rinnovarlo?
Contattami!
Seguimi anche sui social per rimanere aggiornato sulle ultime novità del settore.
Comments